Per il Vicolo
Rinaldi, passando sotto il vòlto del palazzo si entra nella Piazza
Rinaldi, raccolta e luminosa come un campiello veneziano, dove questa famiglia, dalla quale la piazza ha preso il nome, ha costruito in diverse epoche
tre signorili dimore (lato nord, lato ovest, lato sud presso l'angolo sud-est).
Il palazzo a nord incorpora parti di quella che fu la prima dimora della famiglia,
giunta a Treviso nel Duecento al seguito dell'imperatore Barbarossa.
L'edificio è attualmente una dipendenza della Sede municipale, per cui negli orari d'ufficio si può visitare il Salone al primo piano interamente affrescato con finte tappezzerie a vivacissimi riquadri fioriti del secolo XIII.
Questo locale è nel suo genere il più grande e il meglio conservato di quelli esistenti a Treviso.
Il soffitto ligneo e impreziosito da modiglioni, travi e cantinelle dipinti.
Il palazzo a ovest, dall'elegante quadrifora rinascimentale, è invece l'ultima delle residenze costruite dai
Rinaldi e fù la casa dove visse il Conte Tita Rinaldi (1768-1865).
Buontempone inesaurbile e raffinato, spese la sua vita e le sue sostanze a organizzare clamorose burle consegnate alla storia patria dai
trevigiani, che amano riconoscere nell'estro di quest'uomo una dimensione non secondaria del loro carattere.
Il palazzo a sud è costruzione quattrocentesca, dislocata in prossimità dell'angolo sud-est della piazza, dalla quale si scorgono i curiosi archi ogivali inflessi di una loggia al primo piano.
Sotto questa loggia si apre un portico decorato con affreschi raffiguranti il Trionfo della Fama-Giustizia e il Trionfo del Tempo, opere della seconda metà del Quattrocento che si rifanno al repertorio mitologico romano al quale già si era ispirato per i suoi Trionfi il Petrarca.
Il portico interno, dove si trovano questi affreschi, comunica attraverso una porta con l'ampio portico esterno prospicente il canale, e presenta anch'esso decorazioni più tarde di putti e festoni affrescati.
L'edificio più celebre di questa piazza è però l'antica Osteria alla Colonna, una costruzione seicentesca, affacciantesi sul lato sud della piazza e caratterizzata da una successione di archi al primo piano, aperti su tre lati dell'edificio, in modo da formare un'ariosa loggia che girava tutt'intorno per dare luce e accesso ad alcune stanzette centrali. |